Carta canta

Ehi, mi senti? Sono qui. Quaggiù, nel tuo portafoglio. Pensavi non potessi parlare? Invece parlo, sei stato tu a darmi potere di parola. In realtà, mi hai dato tutti i poteri. Il giorno in cui mi hai creato, il tuo ridicolo inconscio già accendeva in te il desiderio di farti dominare. Davanti a te la realtà era troppo grande e incerta e ti serviva qualcosa a cui aggrapparti. Qualcosa in cui rifugiarti, piccolo e nudo com’eri. Hai inventato gli dei, ma quelli sono impalpabili. Non puoi vederli, non puoi toccarli. Non ti bastava alzare gli occhi al cielo per chiedere a qualcun altro il da farsi. Non ti bastava unire le mani in preghiera per scaricare le tue responsabilità verso qualcosa di più potente, di inappellabile. Allora hai creato me, che sono concreto. Che posso essere toccato, accarezzo, baciato. Mi hai dato il potere di poterti dare qualsiasi cosa, purché tu faccia di tutto per avere me. E’ buffo. E’ spassoso.
Non si poteva andare avanti con il baratto, serviva un valore di scambio comune per tutti.
Hai ragione, bravo. Hai studiato economia. Bravissimo. Hai capito che tutto verte su di me. Grazie a me, la tua vita oggi può avere un senso. Con me puoi comprare da mangiare, da bere. Con me puoi comprare utensili e accessori per vivere più comodo. Con me puoi comprare un tetto per ripararti dal freddo, dalle intemperie e da quelli come te. Con me puoi avere un motore sotto il culo che ti spinga a tutta velocità dalla casa al lavoro, dal lavoro alla casa. Con me puoi andare in giro, puoi avere un’identità. Con me puoi anche cambiarla l’identità, se vuoi. Con me puoi comprare il rispetto, la dignità, l’onore. Con me puoi comprare la volontà degli altri. Con me puoi comprare il corpo di un’altra persona. Con me puoi godere. Con me puoi comprare i sogni, la libertà, l’amore. Con me puoi avere tutto. Ma prima devi avermi. E allora corri, sgobba, sbrigati, testa bassa e produci.
Produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci produci
Più produci, più mi avrai. Più mi avrai, più a lungo potrai vivere per produrre. Perché con me puoi comprare quella salute che perdi per avermi. E’ buffo. E’ spassoso.
Non puoi più farne a meno. Io decido le sorti del mondo, chi sta sopra e chi sta sotto, chi vive e chi muore. Io parlo ai popoli, alle masse, raccolgo tutti i loro sogni in uno. Io sono il sogno, l’unica via. Avevi creato tanti dei, poi per pigrizia li hai riuniti tutti in me. Non avrai altro dio all’infuori di me. Sono uno, trino e quat-trino. Mistero della fede. Per me lavorerai, sputerai sangue, urlerai, lotterai, ucciderai.
Tu mi hai dato la vita e la parola. Grazie a te, oggi posso toglierti entrambe.
Quindi testa bassa e produci.
P r o d u c i .

Mister F



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