Irriducibile

Sono irriducibile allo stato di cose presente. Confesso il mio delitto, terrestri. Il corno della battaglia suona in lontananza. Appartengo ad una stirpe Unica. Neghiamo a questo mondo la possibilità di essere giusto e sicuro senza libertà. Neghiamo il consenso a cedere un alito di libertà in cambio di venti giusti e sicuri. 
Quanti inganni nei venti, quante menzogne! Io lo so, l'ho sperimentato sulla mia pelle. Sul campo di battaglia, di fronte ai Sassoni della cristianità e del liberalismo sfrenato. Sui mari ancestrali, a bordo di barche costruite da robot che hanno tolto lavoro agli uomini, senza togliergli la schiavitù. Non mi fido dei venti che soffiano negli ultimi secoli. Non mi fido di come si insinuano nei miei capelli, sotto il passamontagna. Non mi piace l'odore acre dei lacrimogeni che portano in giro, come ad ammonire le altre anime: "Statevi a casa e obbedite, se scendete in piazza e protestate ecco cosa vi aspetta".
Non mi fido delle petizioni, degli accordi senza stretta di mano siglati su fogli di carta non riciclata. Non mi fido degli scioperi della fame o di quelli che durano quattro ore, il venerdì. Non mi fido delle vostre associazioni a scopo benefico, delle vostre cene sociali, degli sms da due euro mandati per i terremotati e gli alluvionati. Non mi fido degli aiuti umanitari e dei contingenti di pace, degli appelli alla castità di una Chiesa piena di pedofili e zoccole. Non mi fido dei caschi blu e dei caschi integrali, quelli che tanto piacciono ai professionisti dell'anticamorra. Non mi fido delle vostre cause e delle spade con cui volete imporle... o, come dite voi, difenderle.
Io non mi fido di voi, terrestri! Non mi fido della vostra Umanità!
Credo solo nell'Uomo. Credo alle sue debolezze sincere. Alle catene che ama spezzare. Alle lacrime che versa, nascosto dal tramonto. Credo al suo ateismo monoteistico, naturale ed innato. Credo ai suoi occhi quando vince il mare e arriva a toccare terra, profugo indesiderato eppure vivo. Dannatamente, orgogliosamente vivo! Attaccato a questa puttana sempre troppo vergine che chiamiamo Vita!

Sono irriducibile, e non me ne vanto. Un vero uomo dovrebbe sempre essere capace di adattarsi alla contingenza. Io non voglio farlo. La vostra contingenza mi fa talmente schifo che preferisco starmene dritto, in balia dei vostri venti moderni. 
Mi spezzeranno, forse. Ma non mi piegheranno. Mai.


Jack Writhe


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