Ovunque, ma qui

Capita a volte di domandare all'Occupante Abusivo dei Cieli perché la vita sia così tosta. Non difficile, non complicata: tosta, con la scorza dura che la rende immangiabile se non la intingi in un boccale di birra o con una piccola pioggia dagli occhi.
La vita è tosta. Come un montante di Tyson, come un assolo blues tentato da chi non ha mai imbracciato una chitarra. Se fosse più morbida, sta cazzo di vita... ah, che comodità! Calzerebbe a pennello, non ci graffierebbe le ginocchia e le guance, non ci arrosserebbe gli occhi. Una bella vita a misura di ognuno, senza eccessivi sbalzi o crolli, un lungo rettilineo da percorrere a non più di 65 miglia orari, ché c'è il controllo elettronico della velocità e le multe non sono mai piacevoli.

No. Non mi avete convinto. Ci ho pensato a lungo, ma non accetto lo scambio. Preferisco le curve ai rettilinei, il sole in faccia che mi fa stringere gli occhi al caldo sole sulla schiena che dipinge confortanti ombre sull'asfalto. Sarò pazzo, o semplicemente immaturo. sarò un coglione, ma voglio sforzare il motore per arrampicarmi sulle montagne e lanciarmi in discesa usando il freno il meno possibile, piuttosto che stare sempre e costantemente sulle vostre fottute 65 miglia orarie. Scelgo di cadere e spezzarmi qualche osso invece di seppellirmi in un tranquillo divano a rate, davanti ad uno schermo piatto full HD e altri controcazzi dimmerda.
Incosciente? Manco per idea! Io non voglio mica fare come quei "ribelli coi soldi" che si vantano di strafregarsene della vita borghese e si atteggiano a Easy Riders de noantri. Io sono fottutamente innamorato di questa vita, dei suoi bivi improvvisi, dei suoi cambi di pendenza, del suo asfalto pieno di rughe.
Io voglio godermela al massimo, sfruttando ogni secondo libero per riempire quella libertà di brividi e sorrisi.
Fanculo i moderati e i maudit da quattro soldi. Datemi un vecchio blues, non mi serve altro. Un vecchio blues e potrò arrivare ovunque.
Ovunque, ma qui. 

Jack Writhe


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