Elogio del Nichilismo

Salve terrestri.
spero vi stiate godendo la vostra vita. Che poi, vostra è un aggettivo più che azzardato. Non vi siete resi conto che ormai di vostro non vi è rimasto più nulla? A cominciare dalla macchina che pagate a suon di rate, dalla casa avvolta in un mutuo infinito. Come se non bastasse, hanno cominciato a sottrarvi anche ciò che non è tangibile. Vi hanno levato via tutto da sotto il naso, come in un gioco di prestigio. I vostri sogni sono stati sostituiti da "ringrazia che hai un lavoro", le vostre passioni sono state addomesticate con l'apparizione di idoli vuoti, che fanno apparire grigi abitudini come simboli di libertà. Non vi interessa più neanche il sesso. Preferite masturbarvi davanti ad un social network, piuttosto che uscire di casa e cercare qualcuno disposto a mischiare la sua carne con la vostra. E' tutto comodo, è tutto banale. Vi piace, questo perfetto mondo di plastica? Beh, io sinceramente lo schifo. Ripudio le vostre non-scelte, il vostro accontentarvi, la vostra cecità autoinflitta. Con tutti gli ideali di carta che vi siete creati nel terzo millennio, io mi ci pulisco il sedere. Chissà se sotto quella montagna di nulla, c'è rimasto qualcosa di umano in voi. Perché se non c'è altro oltre a quello che vedo, mi dispiace, ma io odio tutto di voi.

Mister F


Lunedì blu, martedì nero

Salve terrestri.
Qualcuno di voi mi ha detto che ieri era il Blue Monday, il giorno più triste dell'anno. Accuratamente calcolato tramite una complessa equazione da quel genio di Cliff Arnall, psicologo dell'Università di Cardiff. Ma dite sul serio? Può un'emozione essere frutto di un'improbabile equazione? A questo siamo arrivati? Chissà quanti voi ieri erano tristi solo perché un post su Facebook vi ha detto che dovevate esserlo. E per cosa eravate tristi, esattamente? Per la righina sulla macchina nuova? Perché il giubbotto che avevate trovato in saldo è stato venduto? Perché fa freddo? Provate a pensare per un attimo a chi ha sentito tremare la terra sotto i piedi. A chi si è svegliato tra sassi, polvere e sangue. Oppure a chi da un momento all'altro ha visto l'azienda per cui lavorava fare "ciao ciao" con la manina, mentre i figli chiedono perché il pancino gli brontola. Quelli sono i terrestri che avrebbero un qualche diritto ad essere tristi. Non voi, che fate otto ore di fila per uno smartphone. Per quelli che sono costretti a vivere la loro esistenza con il coltello tra i denti, ieri era un giorno come un altro. Ed oggi non sarà meglio. Oggi, ci sarà ancora da combattere.

The call it Stormy Monday, but Tuesday is just as bad.

Mister F


Bruciatele con la passione, non con la benzina

Salve, terrestri.
Vedo che la vostra evoluzione stenta ancora a decollare. Sono passati ormai parecchi anni da quando, barcollando sulle vostre zampe posteriori, avete cominciato a relazionarvi con l'ambiente circostante. Eppure, non siete ancora riusciti ad assimilare il concetto di rispetto. Alcuni vostri esemplari sono ancora avvinghiati ad una possessività malata, nei confronti non solo degli oggetti, ma anche di altri esseri come voi. Cosa vi passa per la testa, quando dimostrate questo amore malato nei confronti di un vostro simile e pretendete una corrispondenza? Come ci riuscite, a spegnere la vostra umanità e trasformare un sentimento in un dovere? E soprattutto come fate, nel momento del rifiuto, a reagire in maniera così ignobile? Ogni schiaffo, ogni pugno, ogni bottiglia di benzina versata è un passo indietro nella vostra fantomatica evoluzione. Continuerete ad essere la brutta copia dell'ombra della sottospecie di un essere evoluto, finché alcuni di voi continueranno a sentirsi giustificati, nel momento in cui penseranno "Non posso lasciarti, piccola. Quindi ti sbatterò giù per un po'".

Mister F