Lunedì blu, martedì nero

Salve terrestri.
Qualcuno di voi mi ha detto che ieri era il Blue Monday, il giorno più triste dell'anno. Accuratamente calcolato tramite una complessa equazione da quel genio di Cliff Arnall, psicologo dell'Università di Cardiff. Ma dite sul serio? Può un'emozione essere frutto di un'improbabile equazione? A questo siamo arrivati? Chissà quanti voi ieri erano tristi solo perché un post su Facebook vi ha detto che dovevate esserlo. E per cosa eravate tristi, esattamente? Per la righina sulla macchina nuova? Perché il giubbotto che avevate trovato in saldo è stato venduto? Perché fa freddo? Provate a pensare per un attimo a chi ha sentito tremare la terra sotto i piedi. A chi si è svegliato tra sassi, polvere e sangue. Oppure a chi da un momento all'altro ha visto l'azienda per cui lavorava fare "ciao ciao" con la manina, mentre i figli chiedono perché il pancino gli brontola. Quelli sono i terrestri che avrebbero un qualche diritto ad essere tristi. Non voi, che fate otto ore di fila per uno smartphone. Per quelli che sono costretti a vivere la loro esistenza con il coltello tra i denti, ieri era un giorno come un altro. Ed oggi non sarà meglio. Oggi, ci sarà ancora da combattere.

The call it Stormy Monday, but Tuesday is just as bad.

Mister F


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