Dodici Corde


Bisogna vivere la vita a dodici corde. Sì, sei corde ti danno quella bella sensazione sui polpastrelli. All’inizio te li ritrovi neri e sanno di metallo, poi ti abitui e cominci a prenderci gusto. Puoi metterci gli accordi o correre per le scale. Puoi scegliere il virtuosismo o battere i palmi sulla cassa armonica e far battere le mani a chi ti è accanto. Insomma, tutto molto bello. Ma arriva il momento in cui devi fare il passo in più. Le dodici corde ti sfidano. Ridono, disposte a coppie, si parlano all’orecchio e ti guardano di traverso. Secondo me non ce la fa. Sulle dodici corde devi spingere di più. Devi essere convinto. Devi avere la potenza e il controllo, devi digrignare i denti e tendere i muscoli se vuoi far parlare dodici corde. Ognuno di noi ha le sue dodici corde da trovare. Cercatele e una volta che le avete tra le mani, dateci sotto. Non vi accontentate. Qualsiasi strada abbiate scelto nella vita, avrete la possibilità di percorrerla a sei o a dodici corde. La sei corde è una ragazza. E’ giovane, spigliata, romantica e conosce qualche trucchetto per farti venire forte. Ma la dodici corde è possente. E’ formosa, ha le spalle larghe. E vuole di più. Ti vuole fino all’alba. La sei corde è qualche cicchetto di troppo. Due risate, forse un pianto. Poi tiri giù mezzo litro d’acqua e sei di nuovo lucido. La dodici corde ti stende. E’ una botta di assenzio che ti brucia tutto, ti fa un nodo al duodeno e il giorno dopo ricordi tutto, ma sembrano i ricordi di un’altra persona. Vivere a sei corde lo sanno fare tutti. Non ci vuole molto. Certo, c’è chi addirittura rimane muto e muore in silenzio, senza lasciare tracce. Ma questo non deve giustificarci. Non può essere il pretesto per fermarsi a metà strada. Andate fino in fondo. E arrivati in fondo, scavate. Andate a vedere cosa c’è dall’altra parte. Non copiate il solito riff, non suonate con la moneta da un penny perché lo fa quello famoso. Non fatevi crescere i capelli per coprire il viso durante gli assoli. Piuttosto fatevi aprire la carne dei polpastrelli. Ascoltate il suono doppio che vi passa tra le mani. Mordete quel legno, fatevi graffiare dalle corde, sanguinateci su quella tastiera. Vivete. Andate oltre. Fatevi sconvolgere. Trovate le vostre dodici corde.

Mister F


Nessun commento:

Posta un commento