Wilma

In questi giorni, e in queste ore, si è fatto un gran parlare dell congresso mondiale delle famiglie, che si svolgerà a Verona fino a domenica. A leggere e a sentire cosa pensano i partecipanti a questo congresso dei gay, dell'interruzione di maternità, delle famiglie "arcobaleno", del fine vita, in molti hanno avuto l'impressione che a parlare fossero uomini del medioevo catapultati nel Duemila. Di più, uomini di Neanderthal che hanno fatto un enorme balzo interdimensionale: dall'età della pietra all'età della merda.

No.
Non si tratta di un insieme di Fred Flintstone che urlano "Wilmaaaa!" alle loro compagne. Non credo che siano tutti così. Anzi, sono convinto che molti di loro non siano affatto così. Ma peggio. Spaventosamente peggio.
Almeno Fred viveva nel Neolitico, metteva in marcia la sua auto muovendo i piedi e si vestiva con le pelli rabberciate di qualche bestia preistorica. Questi invece vivono oggi, guidano auto con tutti i comfort e in genere vestono abiti costosi. Eleganti no, perché l'eleganza è un'altra cosa e quasi mai è direttamente proporzionale alle cifre sul cartellino del negozio.
Almeno Fred era un operaio che si spaccava la schiena nella cava e si concedeva solo lo svago di una partita di bowling, di tanto in tanto. Questi invece sono spesso colletti bianchi e sepolcri imbiancati, talvolta stanno comodamente seduti dietro scrivanie in caldi uffici dell'industrioso Occidente e si concedono svaghi d'ogni tipo: da quelli più istituzionali, come le messe vespertine o domenicali, a quelli per loro più inconfessabili e peccaminosi, come le droghe, il gioco, le amanti.

E soprattutto, Fred non rompeva i coglioni a nessuno. Non voleva imporre la sua visione del mondo a Bernie o ad altri. Si faceva i cazzi suoi e se ne stava con le sue debolezze a vedere la tv o a giocare coi dinosauri. 
Mica come questi cagacazzi qua. 

Jack Writhe


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