Smettetela, non vi crede più nessuno ormai. Volete sembrare invincibili, ma siete il prodotto di un fallimento mascherato. Annunciate la vostra follia ai quattro venti, sperando che qualcuno vi consideri. Avete montato profili social basati sul nulla. Su ciò che non siete. Aprite la vostra finestra digitale, vi affacciate e urlate al mondo che siete pazzi. Che siete diversi.
Per favore, smettetela.
Siete il modellino incartato del terzo millennio. Siete dildo difettosi per la fica umida del capitalismo. Vi lasciate infilare parole nel culo e le sparate identiche dalla bocca, spacciandole per vostre. Siete giocattoli, marionette, gli ultimi acquisti prima di Natale. Siete l’oggetto del finto desiderio di una folla di morti che obbedisce ad una scatola parlante con centinaia di canali in HD.
Volete conoscere un vero figlio di puttana? Guardatemi in faccia. Leggete il dolore tra le rughe della fronte e guardate come si trasforma in reazione. Guardate come accantono i rimpianti e metto a tacere i piagnistei. Ascoltate l’eco sanguinante della mia voce che vi dice di andare affanculo.
Assaggiate il sapore della rabbia vera, voi che vi indignate con un’emoticon e guarite malattie con un like. Guardate com’è un vero essere umano, fatto di carne e ossa e sangue che scorre in mezzo.
Questo è il dolore autentico, stampato sulle mie labbra serrate. Non la finta empatia dei vostri commenti, sotto le foto di una guerra che non state subendo.
E adesso, temetemi. Fatelo, prima che la vostra incoscienza mi costringa a farvi provare la vera sofferenza. Sono una fottuta arma nucleare, un impasto di tritolo e merda, pronto a fare il botto da un momento all’altro.
Sono il lupo cattivo che mangia voi, vostra nonna e pure il cacciatore. Poi cago il fucile e lo uso per aprire varchi. Quelli che voi trovate già aperti per aver leccato culi, io li apro a modo mio. Con i pallettoni da quarantacinque millimetri e tanta voglia di dirvi in faccia quello che penso. A tutti. Senza filtri e senza hashtag.
Non vi salverete, ragazzi. Non provateci neanche a darvela a gambe. Io vi raggiungo. Vi raggiungo tutti.
Voi siete plastica. Io sono esplosivo al platico.
Il conto alla rovescia è già iniziato.
Ecco che arriva il botto.
Mister Tenant
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