Il vostro Paradiso è nei cieli.
Il nostro è sulla Terra.
E' nell'albero che ci regala frutti e ombre. E' nelle praterie dove cacciamo il cinghiale. E' nelle albe che riscaldano le nostre tende. E' nelle montagne abitate dagli spiriti silenziosi, che guardano il tramonto con occhi di sfida, colmi di rispetto.
Il nostro paradiso è nella pelle che dipingiamo e nelle pelli che usiamo per fabbricare vestiti. E' nelle sorgenti d'acqua ghiacciata, nei soffi di neve che spettinano i nostri inverni. E' nei nomi ancestrali dei nostri defunti, nelle pietre rosse del Lungo Canyon. E' negli occhi dei nostri figli che giocano prima di cena.
Il nostro paradiso è nel fuoco che disegna la notte, quando i corpi dormono e gli spiriti osservano le stelle. E' nei fiumi che graffiano le nostre terre, irrigando ogni cosa di una purezza naturale. E' nell'orizzonte che possiamo contemplare ammirati o scrutare preoccupati, temendo l'arrivo di qualche nemico.
Il nostro paradiso è nel filo d'erba che ci solletica i piedi, nelle distesa a perdita d'occhio e di mente, nell'amore senza soffitti. E' nel respiro della Terra, sempre più affannoso. E' nelle aquile che scendono in picchiata prima di risalire sulle rupi, a dominare la loro libertà da un trono di pietra.
Il vostro Paradiso è nei cieli.
Sulla terra avete lasciato le industrie, le banche, gli oleodotti. E per le vostre industrie, per le vostre banche, per i vostri oleodotti... per i vostri profitti, avete bisogno di altre terre. Sempre più terre. E volete prendere anche la nostra.
Ma se ci togliete la terra, ci private del Paradiso.
Jack Writhe