L'orizzonte

Bentrovati, terrestri.
Avete visto l'orizzonte, stamane? Io si. Lo guardo ogni giorno. Perché ogni giorno sogno di cavalcare una moto e raggiungerlo. Un giorno ci riuscirò, ne sono certo. Gli altri ci dicono che l'orizzonte è irraggiungibile, perché si sposta sempre. Noi andiamo avanti e lui va avanti. Noi indietreggiamo e lui indietreggia con noi.
Falso. Non vi fidate di questi esseri razionali che spiegano il divenire con le leggi della fisica. Questa è gente che ragiona col corpo. Noi no. Noi viaggiamo, pensiamo, respiriamo, camminiamo, scopiamo, scriviamo, suoniamo... VIVIAMO con lo spirito. E il nostro spirito può tranquillamente raggiungere l'orizzonte.
Dobbiamo solo dargli una moto o un bel van, così magari ci può portare qualche altro spirito amico. Qualche anima affine. Potranno salire a bordo e mettere un bel pezzo nello stereo. Far rombare il motore e far rullare le dita. Una bella canna e via, verso l'orizzonte. E lui starà lì, fermo. Immobile. In attesa dei nostri spiriti. Perché sa che quando essi saranno giunti, inizierà la festa. Una festa fantastica e inimmaginabile, di cui le pietre dei canyon e gli aghi dei cactus narreranno la leggenda nei secoli a venire.

Sceglietevi un orizzonte ogni mattina, terrestri cari. Ogni mattina. Guardatevi intorno. Non lasciatevi spaventare da ciò che vedete: montagne, laghi, pianure infinite o quartieri residenziali. Dietro ognuna di queste cose c'è un orizzonte che attende il vostro spirito.
Fate il pieno e lasciatelo andare. 
Buon viaggio, terrestri.

Jack Writhe

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