Europa

Europa è un sogno finito male.
Europa era una bellissima idea. Era la culla della cultura, il crocevia dei popoli. C’erano le lingue, gli usi e i costumi da far conoscere. Gli scambi e i confronti. Come il Sacro Rituale della Sabbia. Terre con colori diversi che si riversano nella stessa ampolla, formando un'unica terra con identità amalgamate ma ben distinte tra loro.
Europa oggi sono chiacchiere da salotto. Sono proclami politici che fanno da scudo ad un cancro centralizzato. Strozzinaggio legale da parte di un club di bancari marci. Il peggio di ogni Paese riunito nella stessa stanza. Fantocci incravattati che violentano le loro bandiere con un cazzo finto fatto di banconote. Una banconota che avrebbe dovuto unire, abbattere barriere. E invece non fa altro che generare rabbia e veleno.
Europa oggi è teatro di guerra. Quelli che qualche secolo fa venivano trapassati dalle spade dei Crociati, in nome di un Dio che non ha mai chiesto niente del genere, oggi si fanno esplodere in qualche concerto o al mercato nell’ora di punta. Europa è ferita, sanguina. Non conosce più dignità, rispetto, tolleranza. Ai suoi piedi, la gente muore sotto le macerie. Nella sua testa, il pericolo viene dall’immigrato. Non capisce che il vero virus da debellare è quel cazzo finto, fatto di carta e filigrana.
Oggi, l’unico momento in cui Europa può tornare a sognare, è quando vibra attraverso le note graffianti di un chitarrista. Un chitarrista messicano.

Mister F


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