Io esisto

È una notte di fredda pietra, e non c'è pace che culli placida il sonno che si nasconde tra le pieghe del cervello. 
Immergo le dita nei miei pensieri e trovo melma verde che rimane incollata e si secca addosso, tutto il presente si dilata deformandosi ed accartocciandosi come carta sopra la fiamma, per poi spegnersi in volteggi di fumo e morire in una danza senza materia. 
Un istante ripetuto all'infinito. Un tempo del presente che stenta a diventare futuro. Una coniugazione verbale mancata, un vicolo cieco dell'evoluzione, le lancette dell'orologio battono con stillicidio i loro secondi che si tramutano in ore, giorni, mesi, e nulla cambia, nulla cambia, ed è sempre il ripetersi dello stesso atto a cui molti applaudono e qualcuno fischia, si apre e si richiude il sipario, mentre giorno dopo giorno il sorriso si sfigura, si incrina, un impercettibile cedimento lento, e di notte mi alzo all'improvviso, con il fiato che mi manca, e mi ripeto che esisto, esisto, io esisto, lasciatemi stare, lasciatemi vivere. 
Lasciatemi credere che le cose nel futuro cambieranno.

Lady Forbidden



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